lunedì 15 dicembre 2014

Favole al telefono e non solo...

Ciao a tutti!
dopo un'attesa di qualche mese per un sacco di impegni universitari e non, ricomincio con un super libro che rientra nella mia bibliografia di letteratura per l'infanzia di quest'anno :)
Vi presento "Favole al telefono" di Gianni Rodari.
Probabilmente qualcuno lo conoscerà o qualcun altro ne avrà sentito parlare, è un grandissimo scrittore di libri per ragazzi e praticamente nessuno può non conoscerlo. Quando ho cominciato a leggere la prima storia, ho subito capito che non era come gli altri, ti apre un mondo! Ogni favola ha uno spunto didattico e leggendola crea curiosità non solo ai piccoli ma anche ai grandi!! Provare per credere! :D
Una delle favole che secondo me merita è "Il naso che scappa", vi allego la storia.

*Sul lago Maggiore, in un paese chiamato Laveno, accadde un fatto strano: un signore si
svegliò una mattina e guardandosi allo specchio mentre stava per farsi la barba gridò:
-Aiuto.il mio naso!
Il naso in mezzo alla faccia non c'era più, al suo posto c'era tutto un liscio.
Quel signore, in vestaglia come stava, corse sul balcone giusto in tempo per vedere il suo
naso che, sgusciando fra le auto, trotterellava verso il pontile per imbarcarsi sul traghetto
per Verbania.
- Ferma, ferma!- gridò il signore– Il mio naso! Al ladro, al ladro!
La gente guardava in su e rideva di lui, non gli rimase che correre in strada e inseguire il
fuggitivo tenendosi un fazzoletto davanti alla faccia come se avesse il raffreddore.
Purtroppo fece appena in tempo a vedere il battello che si allontanava. Il signore si tuffò
coraggiosamente in acqua per cercare di raggiungerlo mentre i passeggeri lo incitavano :
- Forza, forza!
Ma il traghetto prese velocità e un marinaio dal ponte gli gridò:
- Aspetti l'altro battello ce n'è uno fra mezz'ora!
Il signore scoraggiato stava per tornare a riva quando vide il suo naso che galleggiava
sopra un mantello, fluttuando come una medusa.
- Allora è stata una finta, non hai preso il battello!-
Ma il naso guardava dritto davanti a sé come un vecchio lupo di mare e non rispose.
- Ma dove vai?- gli urlò il signore. Ma anche questa volta non ottenne risposta.
Non gli restò che tornarsene a casa sconsolato.si rinchiuse nella sua stanza e ordinò alla
sua governante di non fare più entrare nessuno, si vergognava troppo di quella faccia
senza naso!
Passò qualche giorno e un pescatore ritirando le reti vi trovò impigliato il naso che era
affondato per i troppi buchi del suo mantello: il pescatore lo mise in vendita al mercato. La
domestica lo vide mentre faceva la spesa e inorridita nel vedere il naso del suo padrone fra
tonni e lucci disse al pescatore:
- Datemi subito quel naso, lo riporto al mio padrone! Ma il pescatore le rispose :
- Se è del tuo padrone non lo so.ma io non te lo regalo, l'ho pescato e lo vendo a peso
d'oro,è un naso mica un pesce persico!
La domestica corse a informare il padrone che le disse:
- Dai al pescatore tutto quello che vuole.
Ma occorreva una grossa somma, tremendamilalire. Tredici tredicioni e mezzo.
Per mettere insieme quella somma dovette anche vendere un paio di orecchini d'oro a cui
teneva molto, ma siccome era affezionata al suo padrone li sacrificò con un sospiro. Prese
il naso, lo avvolse in un fazzoletto e lo portò a casa dove il signore lo accolse felice, ma gli
chiese:
- Perchè sei scappato? Cosa ti avevo fatto?-
Il naso lo guardò per traverso e gli rispose arricciandosi:
- Senti, non metterti più le dita nel naso o almeno TAGLIATI LE UNGHIE!!*

Sono certa che vi saranno venute milioni di idee come ne sono venute a me. 


Ad esempio, si potrebbe raccontare la storia utilizzando dei cartellini fatti da noi con i personaggi principali della storia, io l'ho provato in prima persona e funziona benissimo, oppure chiedere ai bambini di creare delle immagini in sequenza che ricreino la storia, o addirittura rielaborare la storia cambiando alcune cose.
Insomma, con questo libro ci sono davvero milioni di cose che si possono fare in classe con i nostri bambini, tutto sta nella nostra immaginazione. :)

martedì 1 luglio 2014

Autismo

Buon martedì!

Questa mattina vorrei parlarvi di un argomento che non riguarda solo la scuola, ma tutta la nostra società, perché questo disturbo non è ancora molto conosciuto ma andando sempre più avanti nel tempo le cose stanno pian piano peggiorando e la maggior parte di noi lo ignora considerandolo un disturbo poco importante.
Sto parlando dell'autismo.
Non voglio scrivere cos'è, ecc. ma vorrei solo lasciarvi qualche link piuttosto interessante per capire meglio cosa prova un bambino o un adulto con questo disturbo.

http://insettopia.it/insettopia-news/notizie-dal-mondo/item/cinque-simulazioni-per-capire-cosa-percepisce-un-autistico
Questo sito oltre a spiegare brevemente il disturbo, ha riportato 5 video di forte impatto sia visivo che uditivo, dove mostrano in maniera concreta le sensazioni percepite da una persona affetta da autismo.
N.B: si sconsiglia la visione a chi soffre di epilessia o convulsioni. Se decidete di guardare i filmati, preparatevi a suoni dal volume particolarmente alto. Ovviamente l'effetto è voluto per meglio trasmettere le sensazioni provate da chi soffre di DSA.

1: Il primo video mostra, una situazione che potrebbe riguardare un bambino al parco o nel giardino della scuola. Auti-sim è un video gioco che porta il giocatore a immedesimarsi in una persona con questo disturbo, creato appositamente per questo scopo.

2: Il secondo video è stato creato da una ragazza affetta da questo disturbo e stanca di continuare a spiegare le sue sensazioni, ha deciso di spiegarlo al mondo utilizzando dei micro clip del cartone Transformers del 1986. I suoni sono molto forti e anche le immagini trasmettono davvero un grosso senso di disagio. Davvero molto impressionante.


3: Il terzo video è una scena catturata dal documentario, Inside Autism. E' una simulazione di una situazione piuttosto comune, ovvero fare la spesa al supermercato. La confusione è davvero percepibile e a poco a poco le immagini diventano sgranate.


4: Il quarto filmato è una simulazione dove si confronta molto bene l'esperienza del camminare per strada per una persona neuro-tipica e quella autistica.


5: Il quinto filmato è basato su estratto del libro Carly's Voice: Breaking Through Autism, scritto da una 17enne affetta da autismo non verbale. La simulazione mostra come sia difficile anche solo prendere un banale caffè con la propria famiglia.


Per concludere, vorrei anche farvi vedere questo articolo: http://www.portale-autismo.it/news/autismo-stanza-silenziosa-nel-centro-commerciale/3866.html che parla di un centro commerciale con una stanza dedicata al relax per bambini con questo disturbo, purtroppo siamo solo all'inizio e ci vorranno parecchi anni affinché anche in Italia arrivi questa piccola e semplice soluzione.  

domenica 29 giugno 2014

Dislessia

Buona Domenica!

Stamane vorrei farvi vedere un video molto interessante sulla dislessia.
La dislessia sembra che sia sempre più diffusa nei bambini e spesso ci chiediamo come possiamo aiutarli in questo loro "limite". Volevo mostrarvi un video messo in rete da http://www.anastasis.it/
molto bello, che mostra in grandi linee quello che può vedere nel momento della lettura una persona dislessica.

Fatemi sapere cosa ne pensate e buona visione!

sabato 28 giugno 2014

Disegni da colorare

Buongiorno a tutti :)

vi cito un sito molto interessante che offre molti disegni da colorare (e non solo!) su varie fiabe anche poco famose.

http:/www.midisegni.itpagina_uno.shtml

Do.Re.Mat

Buon pomeriggio :)

Oggi vorrei parlarvi di una materia lasciata ai limiti dell'educazione scolastica, perché considerata non indispensabile, priva di concetti importanti, senza un vero e profondo significato soprattutto nelle scuole italiane.
Sto parlando dell'educazione musicale.

Nell’ultimo decennio tuttavia abbiamo assistito a un cambio di direzione che ha portato, nel nostro Paese, a una maggiore attenzione alla formazione musicale di base. Esistono le scuole medie a indirizzo musicale ed è pertanto possibile affermare che oggi l’educazione musicale, nella scuola secondaria di primo grado, è proposta con pertinenza e professionalità.
Questa maturazione verso una materia così importante ma presa poco seriamente, sembra non aver avuto ancora un radicato ancoraggio nelle scuole primarie, registrando un grave ritardo in quest’area di sviluppo che ormai, da diversi anni, trova approvazione in ricerche e autorevoli pareri teorici.
In alcune scuole primarie è anche vero, che esistono pochissime ore dedicate alle programmazioni didattiche di educazione musicale ma purtroppo il risultato ottenuto è una sorta d’intrattenimento musicale di fine anno, e in alcuni casi questo si riduce in superficiale sistema nozionistico privo di concetti, che finiranno per perdersi nei meandri della memoria, come ogni dato che non viene metabolizzato e rielaborato.
Auditory Development Lab, gruppo di ricerca presieduto dalla Dottoressa Laurel J. Trainor, presso la McMaster University, ha attivato un progetto finalizzato ad analizzare in che modo la formazione musicale possa influenzare lo sviluppo di abilità fondamentali in ambito matematico. Gli studi fin ora condotti hanno evidenziato come un opportuno training musicale sortisca effetti concreti nella capacità di memorizzazione e di analisi delle informazioni, incidendo in maniera significativa sulle abilità di lettura, di calcolo e sull’apprendimento del linguaggio stesso.

Non intendo dilungarmi su aspetti storici o su tecnicismi inerenti al percorso di sviluppo subito
dall’educazione musicale nel corso dei secoli, mi limiterò piuttosto a parlarvi di Do.Re.Mat.

Do.Re.Mat nasce nel 2007 grazie all’ENFAP, ente accreditato dalla Regione Emilia Romagna.
Si tratta di una metodologia didattica che permette di insegnare la matematica, attraverso la musica.
E' una grande novità, che alternano teoria con attività in laboratorio, sfruttando le analogie che esistono tra matematica e musica. Sono previsti in tal senso sia una applicazione di procedimenti noti (calcolo aritmetico) in nuovi ambiti (battuta di un brano musicale), sia il passaggio dei procedimenti da rappresentazione matematica a scrittura in notazione musicale, e viceversa.

I vantaggi notevoli sono un aumento della performance, incrementando la motivazione all'apprendimento della matematica, la riduzione degli insuccessi attraverso l'ampliamento dello spettro dei linguaggi didattici possibili (cui è associata la maggiore inclusione di allievi in difficoltà), un inserimento più efficace degli allievi di origine non nazionale, dal momento che la metodologia proposta consente la riduzione della barriera linguistica e un approccio interculturale.

Vi invito a guardare i video presenti sul sito perché sono stati girati molto bene e spero di avervi incuriosito con questo post rispetto alla realtà musica-matematica.

Un saluto!

martedì 24 giugno 2014

Schede logico-matematiche

Buon pomeriggio!

spesso capita che durante una verifica ci sia qualche bambino che finisce prima degli altri e vuole subito consegnare. Cosa del tutto normale e anzi ci rende molto orgogliose/i, ma spesso non sappiamo proprio rispondere alla fatidica domanda: <<Adesso cosa faccio?>> .
Allora capita, di chiedergli di leggere un libro, mettere a posto il proprio quaderno o sistemare la biblioteca della classe, ma oggi vorrei proporvi delle schede logico-matematiche molto simpatiche e divertenti che ho trovato su questo sito: http://www.piccolimatematici.it/
Ci sono vari esercizi molto carini, che partono dai bambini di 5 anni fino ad arrivare a 99 anni!
Il più divertente secondo me è la storia dell'Ispettore Numerik, che si trova nella casetta "Detective".
Ci sono diverse schede numerate su di lui con vari enigmi matematici da risolvere per trovare gli indizi che, una volta arrivati alla scheda finale, aiuteranno a risolvere il mistero. Modificando e creando questi tipi di enigmi, è possibile creare diverse storie che coinvolgono tantissimo i bambini e li aiutano ad avere molta più elasticità mentale.

P.S: Possono essere anche esercitazioni per le fatidiche prove invalsi!


lunedì 23 giugno 2014

Alfabeto semaforico

Ciao a tutti :)

ho scoperto da poco un alfabeto "motorio" molto particolare che usano sopratutto gli scout, ed è l'alfabeto semaforico. L'alfabeto semaforico è un insieme di segnali più veloce e meno faticoso da riprodurre rispetto all'alfabeto Morse. Può essere trasmesso quasi solamente con le bandierine per questo la distanza non deve essere eccessiva affinché il messaggio possa essere visto e compreso.
Fondamentale è il movimento delle braccia. Queste vengono posizionate ad angoli diversi ai quali corrisponde una lettera dell’alfabeto. E’ importante che le bandierine non vengano sovrapposte per
evitare che le lettere vengano confuse e il messaggio tradotto in modo errato.
Le posizioni dell'alfabeto semaforico somigliano a quelle delle lancette di un orologio. Infatti i movimenti sono da destra verso sinistra ed in tutto sono 8.

Alle prime 9 lettere corrispondo i numeri da 0 a 9.

Inoltre alcune posizioni si traducono come comandi: inizio trasmissione, pronto, annulla e errore.
Solitamente per trasmettere un messaggio devono esserci almeno due persone.
  • Nella postazione di ricezione: 
  1. un ricevente, che guarda la trasmissione e la legge a voce alta;
  2. un trascrivente, che scrive su carta il messaggio.
  • Nella postazione di trasmissione:
  1. un suggeritore, che traduce il messaggio e lo detta al segnalatore;
  2. un segnalatore, che provvede a trasmetterlo.
Ci sono diverse attività dove si può usare l'alfabeto semaforico, la prima che ci è venuta in mente sia a me che alle mie colleghe è stata sorta di caccia al tesoro con i monumenti, che ho potuto provare con una classe quarta della scuola primaria della mia provincia. I bambini si sono divertiti tantissimo, dev'essere sicuramente un'attività conclusiva/verifica.

Per prima cosa divido i bambini in tre gruppi:

n°... di bambini per il Nord
n°... di bambini per il Centro
n°... di bambini per il Sud

All’inizio dell’attività ogni gruppo riceve un messaggio scritto per andare alla ricerca del primo monumento.
  • Nel messaggio viene indicato in alfabeto semaforico:
  1. Il luogo corrispondente alla prima tappa;
  2. La regione a cui appartiene il monumento.
In ogni luogo ci sarà da cercare un messaggio con indicato in alfabeto semaforico il monumento corrispondente alla regione e la tappa successiva. 
Dovranno poi individuare la foto corrispondente al monumento tra le tre esposte prima di proseguire la caccia.
Vince chi avrà indovinato più foto.

domenica 22 giugno 2014

Numicon fai-da-te

Buongiorno a tutti :)

Questa mattina vorrei farvi vedere un modo semplice e divertente per creare i Numicon, perché spesso con i tempi che corrono, sia la scuola che le famiglie cercano di spendere il meno possibile.
Il materiale è ultra economico, ho utilizzato solo tappi, tempere (su alcuni di loro) e colla a caldo.



P.S: Consiglio di incollare i tappi prima di colorarli, perché ho testato che la colla si attacca solo sulla tempera e non sul tappo.


giovedì 19 giugno 2014

Numicon

Ciao a tutti! :):)
Vorrei dedicare il mio primo articolo a uno strumento ancora poco conosciuto in Italia, sto parlando del Numicon.
E’ uno strumento utile per l’apprendimento della matematica ideato dall’Oxford University.
ImmagineImmagine
Lo strumento è composto da 10 Numicon shapes (placche Numicon) di vario colore. Le placche Numicon danno al bambino una rappresentazione tattile e visiva del numero, questo crea un associazione tra numero astratto e rappresentazione fisica, aiutandolo ad immaginare mentalmente i numeri e la loro sequenza.
Le placche del Numicon sono ideate in modo tale da poter prendere in mano il numero, grazie alla sua struttura forellata, rappresentanti le varie unità.
I bambini notano la simmetria e l’asimmetria delle varie placche che possono essere incastrate tra loro.
Il bambino deve essere incoraggiato a calcolare senza contare, ma osservando semplicemente l’insieme di buchi (es guardo la placca n* 4 ed a “colpo d’occhio” osservo che è un gruppo di 4 fori), dunque questa struttura aiuta a questo tipo di apprendimento.
Il bambino immaginando le placche da utilizzare, riescono ad associare la shapes finale del numicon avendo imparato il valore di ogni colore e placca. E’ impossibile avere ben chiaro cosa il bambino immagina, come calcola ella sua mente, e questo strumento facilita molto questa associazione
numero – immagine.
Si possono creare diverse attività con questo strumento, dato che aumenta la curiosità del bambino in un modo impressionante e imparano anche velocemente il suo uso. Prossimamente pubblicherò un attività didattica con questo strumento :):)

Benvenuti!

Questo posticino nasce per un bisogno di ricordare e di confronto, vorrei condividere con ogni lettore un po tutte le mie esperienze riguardo la scuola, cercando di migliorare grazie a chi vorrà commentare. Ho preso questa decisione perché l’università non mi prepara a livello pratico e tutte le volte che propongo un’attività ai miei bambini sono nel panico più totale!
Piacerà? Non piacerà? Come mi devo comportare se…? Cosa si aspettano da me? ecc.
Spero mi possiate aiutare e un grazie in anticipo a chi lo farà :):)
Roby*